La solidarietà non va in vacanza: vivere un’estate insieme a disabilità e fragilità

Vacanza di solidarietà

 

Tanti sono i progetti che la Comunità Papa Giovanni XXIII propone nel periodo estivo per permettere a chi lo desideri di entrare in contatto con persone e realtà diverse dalla propria routine

Mare, montagna, città. Le nostre vite sembrano fermarsi quando arriva il periodo estivo e la scelta della destinazione per le vacanze. C’è chi però decide di utilizzare la pausa da scuola o da lavoro per mettersi al servizio delle persone più fragili, trascorrendo le proprie vacanze in strutture terapeutiche, case famiglia o aderendo a progetti di solidarietà come volontario.  

 

È il caso di Monica, che insieme ad altre sette persone delle realtà terapeutiche della nostra Cooperativa, ha scelto di trascorrere due settimane insieme a un gruppo di ragazzi con gravi disabilità alla colonia Stella Maris di Rimini. “Ogni mattina ci svegliavamo, li cambiavamo, si faceva loro doccia e gli preparavamo la colazione”. Azioni quotidiane che possono sembrare banali ma che richiedevano il supporto fisico e operativo di tutti e sette, che si occupavano a turno di ogni piccola mansione per 24 ore al giorno. 

“Questi ragazzi non camminano, non parlano, non mangiano in autonomia, quindi per tutto il giorno ti dedicavi completamente a loro – spiega Monica – trascorrevamo le giornate insieme, al mare, e dormivamo anche insieme la notte a turno”. 

 

Nonostante le gravi disabilità, Monica ha sentito di riuscire a comunicare e legare in maniera profonda con ciascuno di loro. Non parlano e non si esprimono nel modo in cui siamo abituati, ma “capiscono e sentono quello che proviamo. Si rendono conto se la persona che gli è accanto vuole essere lì e sta dando tutta se stessa”. 

 

Il progetto va avanti da anni per volere di una benefattrice che chiese alla grande famiglia dell’Associazione  Comunità Papa Giovanni XXIII di continuare a prendersi cura di  alcune persone a lei care, con gravi disabilità anche dopo la sua morte.  Lei stessa per alcuni anni li accompagnò  in vacanza alla Colonia Stella Maris di Rimini ed è stata una sostenitrice nel proporre il coinvolgimento di persone accolte nelle realtà terapeutiche della Papa Giovanni XXIII in affiancamento ai ragazzi diversamente abili partecipanti all’iniziativa.

 

Colonia Stella Maris

 

In tanti anni decine di persone si sono coinvolte in questo  progetto diventando  per qualche settimana “le braccia e le gambe” di  persone con disabilità, gruppo che negli anni si è sempre più implementato.

 

“In queste settimane mi sono immersa completamente, ho lasciato me stessa per far vivere loro al massimo. Volevo che vivessero a pieno questa vacanza.” racconta Monica, che spiega come questo approccio sia stato sentito anche dagli altri ragazze e ragazze coinvolti come lei nel supporto alle persone diversamente abili. “Non é è facile uscire da se stessi, c’è un lavoro di concentrazione sull’altro. Bisogna proprio vivere in profonda empatia, entrare nel mondo di chi soffre – cosa che non è per niente facile”. 

 

Esperienze delicate, certo, ma che riescono a cambiare nel profondo. “Una volta che vedi veramente le vere disabilità, capisci quanto sei fortunato ad avere la vita che hai e quanto le tue lamentele e problemi siano inutili. Questa esperienza mi ha ricordato quello che mi diceva sempre mio padre, che mi ha vista per anni fare abuso di sostanze. Quando vedevamo una persona disabile o in carrozzina, mi diceva “Figlia mia, guarda, lui vorrebbe vivere la tua vita e tu la tua vita la butti via, non vedi? Lui vorrebbe camminare, vorrebbe parlare, e non può farlo. E tu che puoi, sprechi così quello che hai” – Mi ripeteva sempre questa cosa, e in questi giorni ho realizzato ancora di più quanto fosse vero”. 

 

Nella grande famiglia dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII durante l’estate sono tanti i progetti che permettono di vivere immergendosi completamente in contesti e realtà che a volte possono sembrare chiuse, lontane, distanti. Questo è l’obiettivo principale di “Vieni e Vivi!”, un progetto che apre le porte delle tante realtà di accoglienza e condivisione della Papa Giovanni XXIII tra cui le Case Famiglia e le realtà terapeutiche. Il progetto si rivolge principalmente a piccoli gruppi – scout, parrocchie, volontari etc – e permette di trascorrere alcuni giorni nelle strutture della Comunità per vivere la quotidianità delle persone qui accolte. Fianco a fianco in varie attività insieme, tra chiacchiere e momenti di testimonianze, fino alle pizzate e ai tornei di calcetto, Vieni e Vivi negli anni ha permesso di accogliere nelle nostre strutture centinaia di ragazzi provenienti da tutta Italia e di far conoscere da dentro la realtà di vivere in comunità o casa famiglia. 

 

Un’occasione di scoperta e vita condivisa.  

E, se si è indecisi tra mare e montagna, è importante ricordare che per le proprie vacanze si può scegliere anche la solidarietà come destinazione. 

 

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di Sara Tonini