05 FEB – Il Parlamento si muove per contrastare la sempre più diffusa vendita illegale del fentanyl. L’Aula della Camera ieri ha approvato all’unanimità la mozione della maggioranza che impegna il Governo al contrasto della diffusione illegale del farmaco antidolorifico della famiglia degli oppioidi che ha causato migliaia di morti in America, e che ora spaventa molto anche l’Italia. In premessa si legge infatti come la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: nel 2016 sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa.
Nel settembre 2018, chiarisce la mozione, si è compreso con ritardo che anche in Italia si era registrata la prima morte dovuta ad assunzione di fentanyl, non ad eroina, come in un primo momento dichiarato. La morte era avvenuta nell’aprile 2017, ma era stata scoperta solo l’anno successivo. In Italia, a causa della comunicazione non tempestiva dell’arrivo del fentanyl, ancor oggi non si conosce esattamente quanto il fenomeno si sia diffuso. Una seconda morte è avvenuta il 10 giugno 2018. “Non ci sono dati certi relativi ai decessi per overdose avvenuti negli ultimi due anni collegati al fentanyl. La scoperta ritardata di oltre un anno della prima morte preoccupa, perché, lo si ripete, potrebbe trattarsi solo della punta di un iceberg di un fenomeno più grave ed esteso”, si legge in premessa.
“Le cronache di questi giorni segnalano quattro casi rilevati negli ultimi tre mesi in Emilia-Romagna: due a Bologna, uno a Modena e uno a Parma. Questo oppioide sintetico è stato rinvenuto grazie a nuovi kit di autoanalisi che sono stati messi a punto dalla regione Emilia-Romagna e distribuiti ai consumatori nei Servizi per le tossicodipendenze (SerDP, gli ex SerT) e in tutte le unità di strada della regione. Il test consiste in una striscetta diagnostica che in pochi secondi permette di rilevare in modo rapido 12 varianti della sostanza. In caso di esito positivo, il consumatore o l’operatore possono scattare una foto e inserire una segnalazione su una piattaforma on line. La piattaforma ha l’obiettivo di creare una rete di segnalazione per proteggere i consumatori, avvisandoli che in quell’area è stata rilevata la presenza di fentanyl e che dunque il consumo potrebbe essere potenzialmente molto pericoloso”.
Sulla base di queste premesse, la mozione approvata impegna il Governo sui seguenti punti:
1) ad adottare le iniziative idonee per investire l’Unione europea, nelle sedi istituzionali competenti, della questione di cui in premessa, al fine di proporre l’adozione di ulteriori e più efficaci politiche di contrasto alla diffusione del fentanyl e similari nel territorio dei Paesi membri;
2) a predisporre, a cura del Ministro dell’interno, un’attenta vigilanza per contrastare la diffusione illegale di fentanyl e similari, fatti salvi gli usi terapeutici, attivando in particolare la polizia postale, e per tutelare gli agenti dal contatto cutaneo;
3) a predisporre, a cura del Ministro della salute, un’indagine ministeriale per accertare eventuali ulteriori casi di morte imputabili a tale sostanza, quando assunta a scopo voluttuario, non ancora individuati;
4) a consentire, da parte dei Ministri competenti, la divulgazione e la pubblicazione tempestiva dei dati relativi ai casi di morte a causa del fentanyl utilizzato a scopo voluttuario;
5) a predisporre, da parte del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, i necessari contatti diplomatici con il Governo cinese, avviando forme di collaborazione necessaria per garantire un efficace contrasto al narcotraffico;
6) a predisporre, da parte del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, in ottemperanza alle competenze attribuite dalla legge, azioni mirate per prevenire e contrastare il diffondersi di questa specifica sostanza nel mercato nero e il relativo impatto nel campo della tossicodipendenza;
7) ad attivare azioni informative precoci sull’alta pericolosità di tale sostanza, se utilizzata fuori dal controllo medico, anche per le persone in carico ai servizi pubblici per le tossicodipendenze, alle comunità o in contatto con le unità di prevenzione in strada;
8) a valutare la possibilità di adottare le iniziative di competenza per estendere a tutto il territorio nazionale il kit sperimentale di autoanalisi e la piattaforma on line di cui in premessa, al fine di creare una rete di segnalazione e monitorare la diffusione territoriale del fentanyl.
Fonte: quotidianosanità.it