Prevenzione

DA OLTRE 50 ANNI CON I GIOVANI NEL CUORE

La Comunità Papa Giovanni XXIII nasce “con i giovani” quasi 50 anni fa. Nel suo primo statuto si costituì come Associazione proprio con lo scopo di “Assicurare la formazione religiosa e morale degli adolescenti”. Da allora si è sviluppata in direzioni e ambiti diversi, ma i giovani hanno da sempre avuto uno spazio privilegiato nel cuore della Comunità. 

Ai giovani in particolare, da quando si è costituita, l’Associazione offre l’opportunità di vivere esperienze in cui si fondono la radicalità della condivisione con i poveri, la cura della vita spirituale, la dimensione comunitaria, la ricercare di un senso per la propria vita… perché come ripeteva don Oreste Benzi “Non c’è chi salva o chi è salvato, ma ci si salva insieme”. Esperienze che sono di per sè un potente agente di prevenzione, come, ad esempio: i campi di condivisione, l’esperienza Vieni e vivi, gli Easy Meeting, i Campi Fuori le Mura, il servizio civile in Italia e all’estero, l’Operazione Colomba, la condivisione con i senza fissa dimora, l’impegno contro lo sfruttamento sessuale delle vittime di tratta, il coinvolgimento nella cura delle persone fragili accolte nelle nostre realtà. Sono solo alcuni esempi di come i giovani possano cimentarsi in esperienze ricche di stimoli positivi, di motivazione alla ricerca, di protagonismo, di relazione e di ascolto profondo di sè, degli altri e della società in cui si è immersi.

I PERCORSI DI PREVENZIONE

La Comunità Papa Giovanni XXIII inoltre realizza da circa 30 anni interventi nelle scuole e nei territori mirati alla prevenzione del disagio e al sostegno del ben-essere di bambini, giovani e adulti (genitori, insegnanti, animatori, allenatori…). Questi interventi nascono come proposte  da parte dell’associazione alle varie agenzie educative e istituzionali o per la sollecitazione delle stesse che richiedono interventi specifici alla nostra realtà.

Attraverso percorsi di durata variabile o l’accoglienza in realtà di condivisione, attraverso l’ascolto o l’incontro diretto in alcuni contesti di vita, perseguiamo l’obiettivo di sostenere nei soggetti in formazione e negli adulti che si prendono cura di loro la capacità di affrontare i compiti di sviluppo specifici di ogni fase di vita, di formarsi alle competenze psicologiche e sociali, di promuovere l’alfabetizzazione emotiva, di mettersi alla ricerca del bene comune,  in sostanza di favorire in loro un approccio pro-attivo e sereno verso la vita e gli altri. Vai alla pagina dedicata se vuoi approfondire.

IL “TAVOLO PREVENZIONE“

Il team degli operatori della Cooperativa Comunità Papa Giovanni XXIII che si dedicano alla prevenzione è formata da esperti in vari ambiti (educatori, psicologi, insegnanti comandati…) e provenienti da diversi territori che si riuniscono nel Tavolo Prevenzione. Si tratta di una realtà di coordinamento e condivisione che valuta bandi, idea progetti, realizza percorsi ed è disponibile ad adattarli  o a idearne di nuovi in funzione delle necessità delle diverse entità che si rivolgono a noi. L’equipe lavora in rete con le realtà dell’Associazione Comunità papa Giovanni XXIII e si avvale della collaborazione di altri professionisti quali psicologi/psicoterapeuti, counsellor, medici, giornalisti, tecnici vari (progettisti, amministrativi, informatici…). 

LA METODOLOGIA

La metodologia usata nei nostri percorsi si basa su principi come la cura della relazione e la importanza di tutti gli attori coinvolti nel progetto, mira al coinvolgimento attivo dei partecipanti, si avvale di diverse tecniche di animazione e, in alcuni casi, delle testimonianze dirette di persone con storie di vita attinenti ai temi trattati. I diversi percorsi, in funzione della tematica che viene affrontata, possono coinvolgere animatori, volontari, operatori, educatori, esperti di discipline artistiche, medici, psicologi. Vai alla pagina dedicata se vuoi approfondire.

UN MONDO DI SGUARDI

Grazie alla molteplicità delle forme di impegno sociale in cui l’Associazione è attiva (dipendenze patologiche, tratta di esseri umani, minori in difficoltà, disabilità, presenza non violenta in zone di conflitto, senza fissa dimora, giovani, anziani, migranti…) possiamo attingere ad un vasto bagaglio di sguardi sull’uomo, di esperienze sul campo e di sensibilità che si riflette nella varietà di proposte che offriamo, quale tentativo di rispondere dinamicamente ai bisogni formativi emergenti nella scuola come nella società.

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